venerdì 16 marzo 2012


-SE CI FOSSE LUI, SAPREBBE SPIEGARCI IL GUAIO CHE STANNO COMBINANDO LE CLASSI AL POTERE-

Paradossalmente, in questa fase storica, la ruota della storia stà facendo passi da gigante all'indietro, anche perchè, il capitalismo globale, per far valere le sue ragioni, deve mettere tutte le nazioni in condizioni di sottosviluppo, meno diritti, meno costi etc.etc. Il problema è che le classi meno abbienti...IL PROLETARIATO...in senso lato, non avendo una strada da seguire, di tipo ideale e politico, anche per assenza di canoscenza, si lascia guidare in luoghi asperrimi, consoni solo al CAPITALE FINANZIARIO GLOBALE. Però, per non abbattersi, dovremmo tutti farci autocritica e risalire la china...come? Lo chiedo a voi, viandanti.

22 commenti:

  1. Unendo le nostre capacità, il nostro pensiero, le nostre menti,la nostra creatività per cercare soluzioni...
    Andare a destra o sinistra è inutile, smussare gli egoismi e pensare prima di tutto a coloro che sono più fragili e più deboli, veramente i più deboli.
    Bambini ed anziani.
    Un paese civile e evoluto..(il paese siamo noi), dovrebbe aiutare i più deboli, non ingrassare le pance già grasse, con tutto il rispetto...
    Poi pensare a tutto il resto...
    Hai detto bene... io sono e mi sento una vera viandante..
    Angie

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  2. Dovremo prendere coscienza che i politici sono al nostro servizio e costringerli a perseguire una linea che soddisfi la massa e non le banche e la finanza. Se così non faremo la situazione non potrà che peggiorare, a noi la scelta. Un abbraccio e buona serata. Pietro.

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  3. Il proletariato non va più di moda,l'hanno sdoganato con la Tv,quando e se ritornerà io e te non ci saremo più.
    Altrimenti questo precariato imperante,questa disoccupazione,questo arretramento di qualsiasi rapporto sociale,non andrebbe giù come bere un bicchiere d'acqua fresca,eppure questa è la realtà.

    Tante anime si stanno rivoltando nella tomba,con quello che hanno passato e la realtà esistente oggi!

    Sul rapimento e l'omicidio di Aldo Moro

    Diciamo che per la sinistra,sequestrare e uccidere da parte delle Br,l'unico personaggio democristiano che dimostrò aperture al Pci,il tutto fu alquanto misterioso!

    Saluti

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  4. Fin quando non tornerà il vero comunismo, nulla muterà!
    Abbraccio da Ale

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  5. Caro Salvatore, ciò che mi lascia basito, sono i commenti di risposta al tuo post. Nessuno che tiene conto del sistema in cui letteralmente sopravviviamo, nessuno che da prova di conoscere il funzionamento del sistema capitalistico, di come si esplica cioè, lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, vero e proprio pilastro del nostro modo di produrre la cosidetta ricchezza.
    E quindi, ci sono solo affermazioni generiche ed evanescenti.
    La signora angie: "Un paese civile e evoluto..(il paese siamo noi), dovrebbe aiutare i più deboli, non ingrassare le pance già grasse, con tutto il rispetto..."
    Il sig.Pietro: "Dovremo prendere coscienza che i politici sono al nostro servizio e costringerli a perseguire una linea che soddisfi la massa e non le banche e la finanza".
    Il sig. Ivo:"Il proletariato non va più di moda,l'hanno sdoganato con la Tv,quando e se ritornerà io e te non ci saremo più".
    La signora Ale:"Fin quando non tornerà il vero comunismo, nulla muterà!". (quale sarebbe poi, questo vero comunismo? boh!)

    Cosa accomuna queste persone? lo dico senza nessuna volontà di offendere: 1° non toccano, nè sfiorano minimamente i temi da te citati nel post.
    2° una inconsapevolezza sistemica, una mancanza di coscienza di base dei meccanismi di perpetuazione del modo di produzione capitalistico, che portano alle irrazionalità che sono sotto gli occhi di tutti.
    Bisognerebbe che li si spiegasse questi meccanismi, cioè, cos'è il capitalismo, di cosa si nutre, e come fa a perpetuarsi, nonostante le tragedie che esso produce.
    Saluti a tutti.
    Luigi

    http://diciottobrumaio.blogspot.it/2012/03/la-rivoluzione.html

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  6. Insomma, come salariati non potremmo mai aspirare di poter decidere cosa, quanto e come produrre, ci viene precluso d’emanciparci non solo dalla schiavitù attuale, diventando padroni della nostra realtà e destino, ma anzi dovremmo piegarci alle condizioni della “competizione internazionale”, vale a dire alle condizioni del peggior sfruttamento. Agli occhi dei dirigenti dell’industria, del commercio e della finanza, così come a quelli del mondo accademico e giornalistico, non interessa nulla della condizione dei salariati, si tratta solo di questioni di “compatibilità”, cioè di sottomissione assoluta al diktat padronale, e di “competitività”, cioè di livelli di sfruttamento della manodopera; in ultima analisi un problema di costi e controlli, giammai di salvaguardia e di umanizzazione del lavoro. L’essere umano ottiene la loro attenzione solo nell’ottica dell’interesse capitalistico, che guarda ai livelli produttivi, assenteismo, pause, turni, avvicendamenti, cioè all’utilizzazione della manodopera conforme ai calcoli e previsioni, ai parametri del saggio di profitto.
    Nelle loro quotidiane esortazioni, trascurano il fatto che produrre a livelli e nelle condizioni dei salariati cinesi o polacchi, non è una nostra necessità, ma quella di valorizzazione del capitale, in definitiva la convenienza della loro classe sociale di rapaci mantenuti. O ci adeguiamo, oppure, è detto a chiare lettere, ci tagliano i viveri, il necessario per vivere. Questa non è vista come violenza, ma come adesione alle “regole” del mercato.
    Questi dirigenti, esperti e propagandisti della “competizione internazionale” rivelano nella loro concreta ansia di disperazione per le sorti del loro sistema economico, la totale e violenta avversità per ogni cambiamento autentico, per un’umanità nuova e davvero affrancata dal bisogno e dal terrorismo dei padroni. Da parte nostra non abbiamo nessuna necessità di accettare tale stato di cose, e nemmeno di scendere a compromessi con questo genere di pataccari dell’ideologia del “libero mercato”. Anzi, i salariati diventano la parte più avanzata dell’umanità quando capiscono che le cose per loro vanno peggio se stanno fermi.

    http://diciottobrumaio.blogspot.com/2011/01/pataccari.html

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  7. Cara Angie, ciò che dici, a mio avviso è riduttivo, perchè questi si fermeranno solo se le MOLTITUDINI si metteranno di traverso. Un caro saluto.

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    1. Forse Salvatore, ma solo un cambiamento di mentalità, potrà sistemare le cose, ed il cambiamento nasce dal cuore, come vedi è tutto riduttivo anche la politica a volte.
      Grazie
      Ciao un caro saluto
      Angie

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  8. Caro Pietro, come fare...ciò che dici? Cari saluti.

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  9. Caro Ivo, l'apertura al PCI, venne imposta dalla forza del PCI, non a caso dietro le B.R., vi erano e servizi segreti di U.R.S.S. e U.S.A., perchè contrari allo sdoganamento di un partito comunista nel sistema -democratico-borghese-, vedasi il CILE...ect. Non a caso, poi, ENRICO, saggiamente propose l'alternativa di sinistra che molti snobbarono...come storia dice. Cari saluti.

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  10. Caro Luigi, non a caso ho chiesto loro, anche perchè oggi l'ignoranza diffusa spadroneggia, però se le masse (gli individui) non prendono atto che occorre sapere i meriti storici, che facciamo noi dal pulpito sopito per cause che tu conosci sicuramente? Cari saluti.

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  11. Al tuo secondo commento, non rispondo, perchè pienamente del tuo avviso. Ciao.

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  12. Interessanti le riflessioni di Luigi-Diciottobrumaio.. vorrei solo sommessamente dirgli che non è tacciando più o meno velatamente gli altri commentatori di ignoranza che si risolvono le situazioni, ognuno esprime il proprio parere e anche il proprio modo di sentire, come ad esempio Angie. Tra l'altro conosco Ivo e garantisco che non è un sprovveduto ma ha fatto solo una battuta..
    Perdona Luigi, ma io vorrei che accanto ai proclami sulle teorie (che comunque condivido in linea di massima) si esponessero poi le vie "pratiche" per fare la rivoluzione, altrimenti rischiano di restare appunto solo proclami
    un saluto a te e Salvatore

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    1. X la signora Giovanotta:

      Salve Giovanotta.
      Io, ho premesso nel mio primo commento, di non voler offendere nessuno. Ma in compenso, le critiche, quelle non le risparmio a nessuno, tantomeno a me stesso. Se poi queste (le critiche) vengono scambiate per offese, sono spiacente, non è un problema mio, ma bensì, dell'individualismo borghese imperante, che viene evidentemente messo sotto accusa. Giovanotta, a me quando è stato fatto notare la mia "ignoranza" nel campo dell'economia politica, ho messo in campo qualche resistenza, ma alla fine ho preso atto della mia...IGNORANZA. E tutt'oggi, mi impegno nel capire ed interpretare nel leggere, il reale che mi circonda. Insomma, gli idealismi li ho lasciati alle spalle della mia vita, per seguire un metodo di lettura della realtà, il...MATERIALISMO.
      E' un processo lungo, faticoso, penoso, quello di liberarsi dall'ideologia capitalistica, ma è l'unica strada per accedere alla necessità compresa di Hegel.
      “La libertà è la legge oggettiva della necessità compresa. Ed essa s’oppone all’uomo!” (Hegel).
      Ecco cosa si dovrebbero proporre i Lavoratori, gli sfruttati, la liberazione dalla schiavitù salariata, ma non per essere a loro volta dei padroni, ma per essere degli uomini liberi, che convivranno in un modo altamente sociale con altri uomini. Non esisteranno più padroni e neanche lavoratori, ma soltanto uomini liberi dunque(Comunismo).
      E per quanto riguarda le..."vie pratiche per fare la rivoluzione" (per usare i tuoi stessi sensi), cara Giovanotta, il maestro (Marx) è stato tanti anni fa, ILLUMINANTE: "Nella lotta contro il potere collettivo delle classi possidenti, il proletariato non può agire come classe se non costituendosi esso stesso in partito politico distinto, opposto a tutti i vecchi partiti formati dalle classi possidenti"
      (dallo statuto dell'articolo 7 dell'Internazionale).
      Dimmi Giovanotta, hai mai saputo dell'esistenza di un partito o avanguardia politica, formata esclusivamente da Lavoratori emancipatisi da sè? Io no!

      Un caro saluto a te Giovanotta

      P.S.
      Credo che lo troverai, quantomeno interessante:

      http://diciottobrumaio.blogspot.com/2011/12/due-chiacchiere-con-luca.html

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  13. Saluti a Giovanotta, dicendo che il merito non sfugge via con cose che potrebbero sembrarci, "il meno peggio".

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  14. Lo sfruttamento, il plus valore, che portarono al comunismo!
    Buona domenica :-)

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  15. sempre più confusa...ci vorrebbe un tabularasa di tutto!
    Ciao Salvatore, grazie per aver citato GRAMSCI, una grande ANIMA...ammiro tanto i suoi pensieri, peccato!

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  16. Proporrei una seduta spiritica. Qualsiasi cosa pur di salvarci.

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  17. Un saluto a Luisa,spero...liberatorio.

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